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Paolo De Giovanni nasce a Voghera nel 1906 e muore a Milano nell’anno 2000. Figlio di un sottufficiale di carriera impiegato al distretto militare, inizia a lavorare come disegnatore presso il prestigioso studio grafico Boggeri, uno dei più noti nel campo pubblicitario. Possiede notevoli qualità grafiche e ben presto si affermerà anche come libero professionista affiancando al suo lavoro anche una prolifica attività pittorica che affinerà nel tempo e che troverà parecchi estimatori. Negli anni 30, 50, 60 dipinge molto acquisendo una notevole capacità espressiva con una pittura ad olio  molto vigorosa e colorata, realistica ma non didascalica che segue la linea degli impressionisti con un forte impatto cromatico.  I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi dell’OltrePo, quelli della Liguria e Parigi, i luoghi da lui più amati e frequentati, ma anche nature morte, ritratti( perlopiù dei suoi famigliari) o piccoli ed intimi interni della sua casa. Spesso portava con sè solo un piccolo album di schizzi tascabile sul quale ferma con l’acquerello l’immagine che più tardi, a casa svilupperà a olio e ognuno di questi schizzi è un piccolo capolavoro di freschezza, poesia e abilità. Dipinse anche molti acquerelli e tempere, a volte utilizzando tecniche miste, dove viene messa in luce anche la sua grande bravura nel disegno e nel tratto di penna.

Nonostante vengano vendute molte opere di De Giovanni, l’artista non ha mai frequentato mostre e mercanti, per cui le sue opere sono rimaste per lo più in mano di collezionisti privati che ne hanno saputo amare e apprezzare, oltre che l’indiscussa abilità, anche la grande poesia.