Tricarico Giuseppe Maria

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5,5
Giuseppe Maria Tricarico nasce a Bari il 22 gennaio 1970. Ha iniziato giovanissimo a lavorare in banca, si laurea in Scienze Politiche prima e, successivamente, in Psicoeconomia. Pittore autodidatta, è sempre stato affascinato dal dinamismo del colore. I colori non sono mai miscelati sulla tavolozza ma stesi a spatola puri, alle volte tamponati, e prendono vita contaminandosi sulla tela. Il gesto della spatola o del tampone insegue una forma “sentita” e non pensata. Man mano che le dinamiche dei colori prendono forma e vanno determinandosi, la sua pittura perde questa dimensione di immediatezza e prende coscienza progressivamente acquistando, in alcuni tratti, anche una dimensione intellettuale. La notevole energia cromatica cerca così un equilibrio fra energia e riflessione e si gioca la ricerca pittorica dell’autore. Gli svolazzi d’oro, che a volte troviamo sui suoi quadri, sono volutamente “non finiti” e mobili: ulteriore testimonianza di questa tensione fin qui senza soluzione di continuità. La sua è una pittura informale eppure l’immagine ricorda in molti tratti quella della scuola di piazza del Popolo e, in particolare, di Tano Festa (specialmente nel segno e nei profondi blu) ma la ricerca diversa: è molto intima. L’artista esplora il mondo attraverso la sensibilità e lo rappresenta aprendo i rubinetti del suo inconscio cercando di mettere in ordine il prodotto finale attraverso il suo intelletto. Il mondo è prima assorbito, masticato e digerito dall’autore e successivamente rappresentato attraverso le fasi sopra descritte. Una rappresentazione molto personale nel senso più alto del termine che prova ad essere, attraverso l’intelletto, anche equilibratamente intellegibile. In questo sta tutta la modernità della sua pittura.



