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Lucia Spaccarelli nasce a Roma nel 1966. Sin da giovane dimostra la sua predisposizione per l’arte che la accompagna per tutta la vita, nel bene e nel male, sono la pittura e la poesia che le permettono di esternare i suoi sentimenti più profondi. Nel corso della sua vita ha studiato con molti maestri di rilievo, tra i quali possiamo trovare Italo Minelli e Mino delle Site, la figura però forse più essenziale per il suo percorso artistico, è Anna Maria Baratto, pittrice, costumista e scenografa. Di fatti nel 1999 Anna Maria Baratto teorizza e promuove l’Akkademia dei Prossimali, di cui Lucia Spaccarelli fa parte sin dai primi momenti, si tratta di un gruppo di pittori romani ravvicinati per il loro pensiero pittorico, dove uno dei moti profondi era quello di accostare luci e ombre che incoraggiano la visione dell’arte come via di evoluzione interiore e proiezione del divino. L’artista riversa il suo animo sulla tela. In un periodo passato, più difficile, ha creato molte opere in monocromo, che rispecchiano l’inquietudine interiore, l’angoscia e la solitudine. Spesso queste opere sono di un colore blu profondo, un riferimento al cielo, alla voglia di continuare a credere in qualcosa di più grande e più bello che deve ancora avvenire. Ora che ha ritrovato la serenità invece le sue opere ci dimostrano paesaggi sereni, splendenti di luce che rivelano l’equilibrio ormai raggiunto. L’artista ha esposto in molteplici mostre sia personali che collettive. Oltre all’espressione pittorica è abile anche nell’artigianato e crea lampade bizzarre a partire da materiali di riciclo.