Sommaripa Paolo

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“Paolo Sommaripa – pittore dell’arte immaginaria” – è così che si intitola il volume che è stato di recente pubblicato da Manuela Mazzola. Infatti l’artista ci porta in paesaggi onirici, realtà surreali ed atmosfere da sogno. Il maestro inizia il suo percorso a soli 14 anni, ma seppur giovane i suoi maestri intravedono in lui il suo grande talento. Si iscrive al primo Istituto d’Arte di Roma in via Ripetta, luogo dove ha la fortuna di incontrare maestri come Ulisse Gaetano Bianchini, Nwarth Zarian e Mario Cimara, i quali sin dall’inizio lo incoraggiano a seguire la sua personalissima visione pittorica. I suoi primi punti di riferimento sono van Gogh e de Chirico, e lo rimarranno anche nella maturità pittorica, questo lo vediamo soprattutto in un omaggio a questi grandi maestri, in un’opera che raffigura la piazza di Pomezia, luogo dove opera, sovrastata da un cielo stellato. Una cosa che caratterizza Sommaripa, in arte Sommarì, è proprio il continuo desiderio di sperimentare tecniche e figurazioni nuove, dipinge così con materiali più classici come l’olio, acquerelli e tempere ma sperimenta anche materiali meno noti come il caffé o il vino, come dice scherzando “qualsiasi cosa che macchia” può diventare la base per una sua creazione. La modalità pittorica a lui più consona è la cosiddetta “tecnica senese”, parte dai colori base senza comprare sfumature, nella sua tavolozza si trovano il bianco e il nero, rosso carmino giallo e blu mischiando questi pigmenti tra loro riesce a dar vita al suo mondo. Anche per quanto riguarda le sue raffigurazioni riesce a spaziare da luoghi quasi metafisici alla pittura astratta, ma alla fine c’è sempre un ritorno alla sua sua indole più profonda, e quindi il ritorno alla sua “arte immaginaria”. Questa arte, come ci racconta, deriva in parte dal suo passato. Tante visioni sono legate fortemente ai suoi ricordi, soprattutto ai tempi in cui a ragazzino passava molto tempo coi nonni e in contatto con la natura, dove si è vissuto fienili e covoni, raffigura tutto quello dove nella fantasia torna il ricordo da ragazzo e bambino, non ci sono preferenze, essendo frutti di ricordi e quindi dell’immaginario qualsiasi cosa che passa per la mente la fa, non c’è bisogno di premeditazione perché l’immagine gli viene dettata dall’istinto. A Pomezia è tra i fondatori di un’Associazione artistica, di cui è presidente da circa trent’anni e insieme alla quale organizza mostre sia personali che collettive. Un’importante momento della sua carriera avviene nel 1994, quando consegna una delle sue opere a Papa Giovanni Paolo II. Ad oggi le sue opere fanno parte di collezioni private in tutto il mondo ma principalmente in Europa e America.