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Volmer Schiorlin nasce nel 1953 a San Martino di Venezze. Ha lavorato in un’azienda ma la sua passione sin dagli anni Settanta è sempre stata la pittura che l’ha accompagnato per tutta la vita. Inizia come pittore paesaggista ma ben presto inizia ad intraprendere una strada tutta sua. L’ambito del suo operato ad oggi più conosciuto è quello legato al “Colore blu del silenzio”. Il progetto, depositato anche presso l’Istituto della SIAE di Roma, viene portato avanti dalla fine degli anno Novanta ad oggi e ha visto la prima grande messa in scena nel 2003 in occasione di una mostra personale. Siamo di fronte ad una metafora del mondo ideale. I quadri danno la sensazione di un mondo di quiete e di calma, danno pace e serenità. Ma in realtà il significato è molto più profondo, le figure sono dislocate dal centro e si presentano poste a lato, in disparte. Questo perché di fatti il nostro mondo è tutt’altro che ideale, ma per poter riflettere, per poter affrontare le vicissitudini della vita quotidiana ogni tanto anche noi dobbiamo metterci in una posizione che ci consenta di riflettere da un punto di vista decentralizzato, per valutare, per capire, per ricalibrare. La simbologia della barca, come mezzo di trasporto, di passaggio, vuole esprimere la speranza di poter attraversare la nostra vita per approdare a nuovi porti.