Rubin Vittoria

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Vittoria Abbattista, in arte Vittoria Rubin, è un’eclettica artista che vive e lavora a Moncalieri. La sua formazione artistica avviene presso la scuola “La Lanterna” di Moncalieri, sotto la guida di Gianni Sesia Della Merla, da questo momento la pittrice si dedica non sono alla sua formazione pittorica ma, sempre alla ricerca di stimoli nuovi, si forma anche in altri campi come la decorazione di porcellane e ceramiche, la vetrofusione e le vetrate artistiche policrome. In particolare, questo cimentarsi nell’arte del vetro la porterà anche ad intersecare diverse tecniche. Oltre alla realizzazione di vetrofusioni, come già detto, la creatività della pittrice si sviluppa anche tramite la creazione di gioielli interamente realizzati a mano, (dalla progettazione alla realizzazione) e di parei dipinti. Da un punto di vista pittorico la curiosità per il mondo porterà la pittrice ad interrogarsi sull’ignoto e su quello che non è visibile agli occhi. L’acqua e i suoi fondali, infatti, sono soggetti prediletti sinonimo di un mondo sommerso. Le nostre emozioni, i nostri sentimenti fanno fatica ad emergere in superficie, scandagliando i fondali della nostra anima, attraverso la pittura, questi vengono a galla e diventano cristallini come l’acqua. La sua attività trova una grande partecipazione anche a livello espositivo dall’inizio degli anni 80’ ad oggi, con varie mostre collettive e personali. Le ultime mostre che hanno visto impegnata la pittrice sono state: Live Art 45N Street Art – Londra, la Collettiva “Magico mondo Fest “– Villarbasse (To), Mostra in Videoproiezione -Artexpo – Biennale di Sanremo presso il Teatro Ariston e Videoesposizione Art Fair di Miami. L’artista inoltre vanta numerosi premi quali: gli Oscar degli Emirati Arabi (2015), Il Nobel dell’Arte a Montecarlo (2015), Leone d’Oro – Biennale di Venezia (1986) e molti altri ancora. Si aggiungono due opere in permanenza presso la Pinacoteca di Moncalieri (TO) dal titolo “Corsa verso il tuffo” olio su tavola e Museo dei Meeting di San Zeno (VI) con il titolo “La Mongolfiera”.