Ribechi Giuseppe

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Giuseppe Ribechi nasce nel 1946 a Roma. Per molto tempo lavora in una grande azienda multinazionale, questa gli permette di fare viaggi per tutta l’Europa. Proprio in questo periodo di viaggi inizia con la sua attività pittorica e si approccia all’arte come autodidatta. Durante le visite non praticava la fotografia, però cattura mentalmente le immagini che più lo colpiscono, poi, al rientro, prende in mano le matite ed inizia a ritrarre quel che ha interiorizzato. Nel 2004 invece inizia ad intensificare la sua attività artistica, grazie anche alla complicità della moglie. Ella, come regalo di pensionamento, gli aiuta a mettere in piedi una pagina web che gli permette di condividere la sua arte e farla conoscere ad un vasto pubblico. È grazie a questa pagina che il curatore e critico d’arte Giancarlo Bonomo viene a conoscerlo, e lo invita ad esporre i suoi quadri in un salone di arte contemporanea a Trieste. Da lì nasce un intenso rapporto di collaborazioni che arricchiscono la carriera di RIbechi con varie mostre, collettive e personali di livello nazionale e internazionale. Le prime opere sue il maestro le definisce come un “figurativo distorto” – ha una grande passione per il cubofuturismo russo e attinge alle lezioni di grandi pittori come Natalia Goncharova e Ljubov Popova. Continua nel suo percorso il legame con le avanguardie, dalle quali prende la scomposizione geometrica dei soggetti, la distorsione delle figure, ma anche l’intensità cromatica, ed il tutto è andato solamente ad aumentare ed intensificarsi negli anni.