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Liena Kalenyuk-Pererva, è nata in Ucraina Ha sempre esercitato l’arte pittorica nonostante i difficili momenti economici. Da 20 anni risiede in Italia. Dal 2005 ha cominciato dipingere seriamente. Nel 2007 ha partecipato alla mostra Nazionale di pittura a Villa Rossi di Santorso. Ha vissuto ad Asiago e per 13 anni e ha gestito una mostra privata permanente raccogliendo apprezzamenti da critici d’arte fra quali il prof. Luciano Sopelsa che spesso le insegnava nuove tecniche e controllava i suoi dipinti. “Sei una pittrice nobile- diceva!” Ama trasmettere su tela panorami, nature morte e tutto ciò che crea emozioni. Ora risiede a Padova e vuole continuare la strada intrapresa, certa di essere benevolmente accolta. La sua tecnica di pittura è olio su tela e qualche volta su nuovi diversi supporti. Tema dei dipinti sono paesaggi, natura morta, fiori e ritratti. Con la sua pittura vuole cogliere la bellezza di ciò che vede e sempre alla ricerca della perfezione continua a studiare per migliorarsi. Ogni suo dipinto è un pezzo della sua anima e l’espressione del suo sentimento interiore e vuole esprimere pace e serenità La sua ispirazione viene da diverse scene e situazioni di vita reale. La maggior parte dei dipinti è una ricerca sulla sua memoria e su come la forma delle immagini può cambiare e creare qualcosa di nuovo. Nei suoi lavori le piace il momento in cui il dipinto sta cambiando e improvvisamente c’è un disordine perfetto e una conversazione immaginaria tra le cose. La sensibilità si rivela nella capacità di percepire la condizione della natura e tradurla in immagini e colori consonanti. La serie esposta nella sua personale presso QueenArtStudio gallery. (luglio 2020)è piena di spazio, colori freschi, viste diverse e con tutti questi componenti vuole creare un’atmosfera naturale Descrive la tranquillità della natura, l’estensione del cielo, la bellezza levigata di paesaggi, frutti e prati pieni di luce … Colori armoniosi e composizioni audaci aiutano a mantenere la conversazione con lo spettatore. E’ grata alla la vita che gli abbia dato l’opportunità di essere educata dai professori più brillanti.