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L’artista Fulvio Nicolini gioca con i colori, con le materie, con la tridimensionalità. La sua passione per l’arte la segue sin da giovane e si esplica non solamente tramite la pittura (anche se vedremo che questo termine è limitante) ma anche attraverso la scrittura, infatti nel 2015 ha pubblicato un romanzo. Attivo nel settore dell’elettrotecnica, ha aperto una sua azienda che ancora oggi dirige, e nel contempo sfrutta il tempo libero per poter dare spazio alla sua vena creativa. Riesce via via a reinventarsi, guardandosi intorno e interiorizzando gli spunti continui derivati dall’incessante frequentazione di mostre e gallerie. Mentre nei primi anni si focalizza principalmente sulla pittura a olio e acrilico, raffigurando spesso scorci di spiagge e marine, soggetto per lui di importanza fondamentale in qualità di luogo dove ritrovare pace e serenità. Momento decisivo per il suo percorso è l’incontro con Meda, artista di fama internazionale e uno dei maggiori esponenti del tridimensionalismo in Italia. Da quel momento studia questa tipologia di pitto-scultura, lavora l’argilla, la tinge con colori vivaci e accattivanti, creando dei fondali marini e girali vegetali a rilievo che cambiano colore a secondo della luce alla quale sono esposti. Ad oggi è questa la tecnica che più lo affascina, perché gli concede di lavorare e modellare plasticamente del materiale ma di creare altrettanto degli insiemi di forme e colori ammalianti.