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3,5

Adrian Negura è un artista dalla formazione accademica, anche se dire questo sembra alludere ad una pittura più tradizionale rispetto a quella che effettivamente lo rappresenta. Frequenta la laurea triennale in Arti Visive e Mosaico all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Ha un’indole incline al viaggio, all’esplorazione, alla sperimentazione e la formazione continua, sostenuta anche da continui stimoli diversi tra loro. Proprio per questo viaggia molto per sondare contesti artistici diversi fra loro e sceglie di trascorrere un periodo in Belgio, all’Accademia Reale di Belle Arti di Liegi, dove va al di là dell’arte pittorica ed approfondisce la fotografia e la videografia. Per quanto padroneggia anche l’incisione e la grafica, ad ora i suoi lavori principali sono legati alla pittura e alla fotografia, ma ognuna di queste tecniche gli funge come tassello nel raggiungimento di uno stile suo vero e proprio, un carattere artistico che si sta formando e delineando mano a mano che approfondisce lo studio. Le sue sperimentazioni lo portano a creare una sua tecnica che denomina “spazi istintivi”, tramite questa idea crea delle tele affollate con vari segni, disegni e geometrie creati con una tecnica mista che comprende svariati strumenti come pennelli, marker, gouache, tempere ed altro ancora. Parte da un segno e da lì costruisce in sintonia con quello che vede vicino, perdendosi nella gestualità dove il disegno va a pari passo con l’emozione. Ad ora questo continua ad affiancarsi con la pittura alla prima, o “bagnato su bagnato”, dunque una tecnica di pittura ad olio che permette di applicare nuovo colore o vernice di volta in volta su strati non ancora del tutto asciutti, si velocizza così la pittura ma al contempo bisogna avere una sicurezza avanzata per poter andare avanti senza pentimenti e ripensamenti.