Modena Roberta

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La Pop Art ormai è simbolo della modernità, della vita che scorre, della cultura di massa. È un testamento al contemporaneo, allo spontaneo, ad un mondo che continuamente ci bombarda di visioni, immagini e colori. Se questo lo caliamo non solo nella nostra contemporaneità, ma in un luogo preciso, vicino a Roma, allora è lì che possiamo incontrare Roberta Modena. La giovane artista, nata nel 1975, vive a Latina. Sin da giovane prova ammirazione per i maestri antichi come Caravaggio e Rembrandt, ma al contempo la affascinano opere di artisti molto più recenti, come Andy Warhol, colui che possiamo considerare padre della Pop Art, e Banksy, onnipresente artista della street art concettuale e satirica. Inizia ad approfondire il percorso artistico quando la pandemia la costringe a rimanere in casa e proprio in quel momento mette in gioco se stessa e la sua creatività. Amalgama così il fascino mistico che prova per gli antico con un lato più concettuale e ironico che interpreta la nostra società. Esempio fondamentale per questo approccio lo vediamo nell’opera “La nuova italianità”. In questa serie di opere reinterpreta le famose zuppe di Warhol all’italiana, e dove lui vedeva zuppe di fagioli e pomodori, lei rileva Cacio e Pepe, Amatriciana e Carbonara. Testimonianza per la continua evoluzione dell’artista la troviamo anche nelle sue sculture. Sempre in riferimento a Warhol, crea Marilyn in the Box, un’opera poliedrica che combina pittura e scultura e fa vedere l’icona su delle lastre ondulate creando così un’opera con aspetto variabile in base alla posizione dell’osservatore. Oltre a queste opere sue procede anche a lavorare su commissione, creando opere innovative a partire da materiali di recupero. Anche se è da poco che è entrata nel mondo dell’arte può già vantare la partecipazione a varie mostre nazionali e internazionali, le quali vanno a confermare l’interesse che generano le sue opere su grande scala e ci fanno intuire che la fama della sua arte è in progressiva crescita. Inoltre porta avanti una continua collaborazione con il MAD – Museo d’Arte Diffusa di Latina.