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11.5

Massimo Mariano è nato a Montecassiano, un paese medievale nel maceratese, dove vive e lavora tuttora, alternando continui viaggi all’estero. Durante un’incursione notturna del Professor Vittorio Sgarbi per le vie sinuose di Montecassino, l’artista vince la sua timidezza presentandosi e convincendolo a seguirlo nel suo studio. Qui il Professore rimane intimamente scosso dalle tele che non rispettano l’ordine dello spazio e della prospettiva e ricercano costantemente forme nuove e spazi inesplorati. Subito lo consacra come artista di rilievo definendolo “Il Ligabue delle Marche”. I parallelismi con l’artista emiliano non riguardano solamente lo stile pittorico istintivo, energico e vitale, ma anche il vissuto personale travagliato. Entrambi hanno avuto una giovinezza segnata da forti scontri familiari, per entrambi la pittura è diventata una salvifica valvola di sfogo. Li accomuna, se pur casualmente, anche la produzione di sculture in terracotta, malleate con la terra della campagna, simbolo dell’appartenenza al luogo in cui vivono.