Marco Fulvi

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3.5
Sono arrivato al ritratto seguendo, anzi obbedendo a un percorso in cui un punto apparentemente di arrivo mi rimandava ad un altro punto, proprio come nelle reali scoperte e sono arrivato al ritratto attraverso me cioè attraverso l’autoritratto. Mi sono messo a disposizione dello specchio e del giudizio degli altri su di me così come poi nel ritratto a disposizione dell’altro e di me stesso quale interprete del corpo e dell’anima. Un gioco di rimandi infinito che viaggia sul filo della ricerca dell’ identità.