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4,5

Giorgio Manzini, in arte GreenMan è un giovane artista piemontese. Ha un’animo suddiviso in due lati, contrastanti e complementari allo stesso tempo. Greenman fa riferimento ai motivi folcloristici del Nord Europa, una figura umana immersa nella natura a tal punto da diventare un tutt’uno con essa, ma bisogna andare oltre per iniziare a capire la sua visione, c’è un velo più profondo, connesso alla cultura che l’ha accompagnato nella gioventù. Trae ispirazione da quel che di alternativo hanno prodotto gli anni ’80, manga, horror, heavy metal, sci-fi quindi un mondo di fantascienza legato ad un pensiero futuristico che fa riferimento ad un mondo tecnologico in avvenire. I suoi primi passi da artista li muove proprio dopo un film preciso, Alien, da lì inizia con le sue creazioni, trovando poi ulteriori punti di riferimento anche in grandi nomi dell’arte come Giger, Moebius, Kentaro Miura e Royo; da lì nasce una pittura che si lega alla biomeccanica surreale. Il suo metodo prediletto nella creazione delle sue visioni artistiche è il disegno con la penna e ama il contrasto del fondo monocromo contrapposto a tocchi di colore intenso, per creare un’insieme di armonie e contrasti.