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5.5

Manlio Alzetta (1920 – 2000). Pittore e critico d’arte, aveva iniziato la sua attività giovanissimo, fin dal 1939, partecipando successivamente a numerose rassegne d’arte regionali e nazionali, proponendo le sue mostre personali in varie città d’Italia. Il suo mondo immaginativo prendeva consistenza dall’osservazione della città e soprattutto della laguna che Alzetta restituiva in una sorta di silenzio metafisico. Pur essendo dunque naturalmente nella scia dei pittori cosiddetti “lagunari”, la sua pittura appariva però scarna ed essenziale, senza inutili compiacimenti. Ecco perchè le cose più belle (è successo anche ad un certo Giorgio Morandi) le ha forse realizzate con l’incisione all’acquaforte, linguaggio con il quale ha colto limpide vedute di laguna, affidate alla semplicità del segno e del bianco e nero. Aveva svolto la sua attività di critico sulle pagine della “Voce di San Marco”, del “Gazzettino Sera” e di “Minosse”.”