Luigi Bertoldi

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3.5
Luigi Bertoldi da Conegliano, detto il Ligabue di Conegliano, si avvicina alla pittura in maniera introspettiva. I soggetti prediletti sono gli animali, le ambientazioni agresti, le vedute di Conegliano Veneto e i ritratti. Gli anni giovanili a livello economico non gli permettono di dedicarsi con spensieratezza alle passioni della pittura e della scultura. Per alcuni anni si dedica al disegno di pastelli ed acquerelli dilettandosi in tele pratiche. Soltanto all’età di trent’anni in relazione alla nascita della prima figlia, riprende a dipingere ad olio. Vasta è la produzione riferibile ad un periodo tranquillo della vita di Bertoldi, quando l’artista si dedica soprattutto a disegni e studi a carboncino su quaderno d’artista. Agli inizi del 2000 ritorna ai pennelli con la tempera grassa. Bertoldi sperimenta diverse tecniche che lo guidano nel proprio rapporto con l’arte, libero e noncurante di giudizi, desideroso semplicemente di dare forma al proprio sentire.