Lionello Balestrieri
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26.5
Lionello Balestrieri (Cetona, Siena 1872 – 1958). All’Esposizione Universale di Parigi del 1900 Balestrieri vince la medaglia d’oro con il quadro “Beethoven” e proprio grazie a questo premio di prestigio, pur essendo ancora molto giovane, conquista un posto di riguardo nella cerchia degli artisti italiani. Nel 1911 compie un viaggio in Bretagna dove ha modo di osservare la produzione degli artisti di Pont-Aven e ne rimane sicuramente influenzato, tant’è che le sue opere successive a questo soggiorno ne mostrano l’influsso nel rischiararsi della tavolozza; allo stesso modo è catturato dal gusto imperante di questo periodo: il liberty. Allo scoppio della guerra nel 1914 Lionello Balestrieri si trasferisce a Napoli, nello stesso anno viene nominato Direttore del Museo Industriale e successivamente anche dell’Istituto delle Arti Industriali; nei primi anni venti del novecento le tematiche di Balestrieri si avvicinano sempre di più allo stile futurista, infatti partecipa insieme a tutto il gruppo futurista alla Biennale di Venezia del 1926. Dopo questa esperienza di avanguardia ritorna sui passi dello studio del reale, esponendo nel 1930 alla XVII Biennale, alla fine degli anni trenta lascia Napoli per ritornare a Cetona fino all’anno della sua morte nel 1954.