Liliana Mabel Bocchi

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4.0

Campionessa sportiva, giornalista professionista, artista. La vita di Mabel Bocchi, ex cestista italiana, si divide tra passioni diverse e complementari. Bandiera storica del Geas Sesto San Giovanni, Mabel,nata a Parma, inizia la sua carriera sportiva nella Partenio Avellino, squadra che Mabel, nel campionato 1968-1969, porta per la prima volta nella sua storia alla Serie A. Ha vinto otto scudetti italiani e una Coppa dei Campioni. È stata la migliore giocatrice europea per tre stagioni. Al Campionato mondiale del 1975 fu eletta miglior giocatrice del torneo, oltre ad essere la migliore realizzatrice. Ha collezionato 121 presenze in Nazionale. Negli anni ottanta ha presentato otto edizioni de La Domenica Sportiva su RAI 1 e condotto diverse trasmissioni sportive su RAI 2, Canale 5, Telemontecarlo. In seguito è diventata collaboratrice per la Gazzetta dello Sport. Ha un fratello, Norberto, campione di bridge, e una sorella, Ambra, anche lei ex giocatrice di serie A e della nazionale, oggi allenatrice a Scalea. In Tunisia ha trovato l’uomo giusto da sposare e all’ Africa ha dedicato alcune opere della sua produzione, fra cui Zanzibar. Perché Mabel ora è soprattutto artista. I colori sono forti quando vanno a tracciare il suo percorso di vita in Africa, tenui quando l’arte sfocia nella riflessione interiore, intimi quando la visione si apre sull’oltre. Ma il centro è sempre lei, Mabel, nella sua meravigliosa e semplice complessità. Semplice nei gesti, complessa nei contenuti, perfezionista nel momento in cui l’idea prende forma. E quel materico derivato dalla riflessione combinata di tecniche diverse che si fondono come per magia dà l’impressione di poter toccare con mano le idee e le sensazioni provate dalla stessa artista nel momento dell’esecuzione. La Genesi, dal magma al primo giorno, non è solo l’attimo in cui il mondo comincia a prendere forma in un’esplosione di forme e colori, ma anche l’estro creativo che prende vita sulla tela. E la sensibilità propria della donna va a dare quell’ultimo preziosissimo ed indelebile tocco che apre l’arte all’amore.