Liberati Angelo

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Angelo Liberati nasce a Frascati il 2 giugno 1946. A Roma, nei primi anni ’60, frequenta la Scuola Comunale di Arti Ornamentali e successivamente lo studio dell’artista italo-argentino Silvio Benedetto. Nel 1970 si trasferisce in Sardegna, dove, a contatto con le neoavanguardie isolane, matura una poetica neofigurativa, sensibile alle esperienze della Pop Art, ma molto importante per la sua ricerca è anche il rapporto con Renzo Vespignani con cui stringe una importante amicizia che dura fino alla scomparsa dell’artista romano.
Nei primi anni ’70 comincia ad interessarsi delle contaminazione tra pittura, cinema e musica, e realizza il primo ciclo di opere ispirate al film di Bertolucci “Ultimo Tango a Parigi”. La riflessione sui temi del cinema prosegue negli anni Ottanta e Novanta con lavori dedicati a Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni, mentre negli stessi anni sviluppa una serie di opere ispirate alle canzoni di Bob Dylan i cui testi vengono riportati sulla superficie dipinta.
Nel 2006 espone a Cagliari la serie di dipinti su Luchino Visconti e nel 2012 realizza la mostra “Inquadrature” interamente dedicata all’opera di Michelangelo Antonioni. Nello stesso anno invitato da Giorgio Di Genova partecipa alla collettiva “Dante e i Fraudolenti”, allestita presso la Pinacoteca Dantesca di Torre de’ Passeri, e due anni dopo alla mostra “Dante e i Papi” nella Sala Aurum di Pescara.
Nel 2015 è presente con tre opere alla mostra storica sulle neoavanguardie isolane La costante Resistenziale, allestita presso il MAN di Nuoro e realizza una antologica nello Spazio Temporary Storing Contemporary Art di Cagliari. Sta attualmente lavorando ad un progetto ispirato alle musiche di Dylan.