Grasso Enrico

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Pittore dal gusto estetico per i dettagli e per il lato psicologico, Enrico Grasso si fa interprete di una tradizione pop. Attento osservatore del lavoro dell’artista Domenico Gnoli, così come di Antonio Donghi e anche del realismo pittorico di Edward Hopper, il senso per i dettagli e del realismo che circonda le opere dell’artista raggiunge una rappresentazione che coglie aspetti analitici della psiche umana. La gestualità e l’inquietudine delle figure creano una dimesione intimistica creando un linguaggio pittorico autentico nella sua semplicità. La banalità del quotidiano che viene descritta, attraverso il metodo pittorico, come se fosse sotto una lente fotografica. Il colore compatto e denso, lascia ombre colorate che rischecchiano la tendenza ad una pittura che si sposta verso “un momento di grande comunicazione e meditazione collettiva e sociale” come scrive Agata Chiusano. Enrico Grasso studia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma per diplomarsi in scenografia. La passione per il teatro lo porta verso questa decisione, ma successivamente si dedicherà alla grafica pubblicitaria, collaborando con importanti società. Dal 1994 si allontana dal mondo grafico per focalizzarsi sull’arte pittorica, sperimentando varie tecniche tra acquarelli, grafiche a china, tecniche miste e pittura ad olio. Le sue opere sono state esposte in tutta Italia e i suoi lavori sono in collezioni private in Italia e all’estero.