Gliori Mauro

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Mauro Gliori è nato nel 1952 ed è versiliese purosangue. Ostetrico-Ginecologo, ha lavorato fino al 2015 presso l’Ospedale Versilia contribuendo a far nascere nella sua quarantennale attività circa 18.000 bambini. Fin da ragazzo si diletta a fare schizzi e copie dei lavori dei grandi maestri del ‘500, attratto dalla figura del nonno paterno, uno degli scultori prediletti da Leone Tommasi.  Da circa trent’anni dipinge alla ricerca di quello stile e di quel segno caratterizzante che lo posero ben presto all’attenzione di vari e prestigiosi critici. E’ lui che promuove l’operazione di affreschi da parte di Fernando Botero, nella chiesetta della Misericordia di Pietrasanta al tempo in cui era Governatore dell’Arciconfraternita pietrasantese. E lo stesso Botero, con il quale si instaura un forte legame di amicizia e reciproca stima, lo incoraggia a portare avanti il suo percorso, colpito da quel suo stile semplice ma accattivante nell’accostamento cromatico delle splendide tinte del paesaggio toscano. Lo stesso grande maestro colombiano lo pone attualmente tra gli artisti più interessanti del neofiguratismo simbolico definendo la sua pittura “..un rigore stilistico preciso ed inconfondibile.” Ha esposto in numerose collettive accanto ai più grandi nomi dell’arte contemporanea come Igor Mitoray, Henty Marinsky, Joseph Sheppard, Andrea Grassi, Rinaldo Bigi, Dapnhe du Barry, Anna Chromy, Claudio Cappotondi, Romano Cosci, Giuliano Vangi e lo stesso Fernando Botero. Numerose le personali in Italia e all’estero come Parigi, Lugano, Thionville, Lussemburgo, Repubblica di San Marino, Berlino, Roma, Milano, Venezia, Udine, Lago di Bolsena, Montecatini Terme, Forte dei Marmi, Camaiore, Pietrasanta ecc. Hanno scritto di lui numerosi critici e giornalisti tra cui Dino Carlesi, Raffaello Bertoli, Lodovico Gierut, Manrico Testi, Giovanni Bovecchi, Serena Bonan (Gazzettino di Venezia), Emanuela Mazzotti ( Gruppo Mondadori), Beppe Nella e Isabella Piaceri (La Nazione), Marco Bernardini (Corriere della Sera) ecc. Ha ottenuto molteplici premi e riconoscimenti tra cui ricordiamo tra i più significativi il 1° Premio nella sez. artisti emergenti nella Quadriennale di Roma del 2002 e il Premio Vincent Van Gogh a Lecce nel 2012. Oltre all’attività pittorica, da qualche tempo coltiva, e con notevole successo, la passione per la scrittura. E’ autore del romanzo “La maison du sauvage” che racconta le gesta di un noto cigolò della Versilia degli anni ’50-’60, e di un libro sulle copertine storiche dei vinili dal titolo “Legendary cover”.  Ma raggiunge il successo editoriale con un saggio scritto a quattro mani con il critico musicale della Rai Dario Salvatori, dal titolo “Sanremo- Una storia tutta italiana”, un compendio sulla storia del più importante festival canoro del mondo, ricco di aneddoti, curiosità, classifiche, gossip, scandali ecc. Vive e lavora a Valdicastello in un arioso e accogliente studio dove conserva gran parte della sua produzione.

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