Giustiniani Bruno
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Il suo iter artistico è iniziato alla età sedici anni, frequentando diversi studi e botteghe salernitane fra cui quella di Carotenuto e Pappalardo da cui egli apprese la manualità e la tecnica della pittura. Predilesse l’arte di Caravaggio, quella impressionista e la corrente del realismo ed in parte del neorealismo in cui si identifica. Dopo altro lunghissimo periodo di studi ha iniziato la sua vera produzione per cui ha sempre partecipato ad importanti collettive in cui ha ricevuto premi ed attestazioni, ma in special modo ha effettuato diverse mostre personali, avendo anche già così da giovane un posto fisso alle Antiche Terme di Castellammare di Stabia dove ogni anno esponeva una sua personale. Tra le numerose mostre personali di allora una nel 71 presso la sede storica della Camera di Commercio di Salerno è rimasta celebre per la grande partecipazione di pubblico. Nel suo iter universitario fu allievo del grande anatomico Professor Lambertini, dedicandosi allo studio dei muscoli degli atleti; ciò ha contribuito nella efficacia delle forme anatomiche ed espressive dei suoi personaggi. Conseguita la laurea in medicina e diverse specializzazioni e lasciato da primario l’Ospedale Universitario di Salerno ha continuato l’attività sia di chirurgo testa collo che di chirurgo plastico estetico. Nel contempo effettuava sculture e dipinti, anche se in numero ridotto, per far si che la sua vena e capacità artistica rimanesse viva nel tempo non solo con la modifica chirurgica di volti e corpi, ma maturando in nuove forme espressive d’arte. Da alcuni anni ha incrementato la sua attività come scultore e pittore, fino a divenire la sua attività primaria. Con frequenza espone le sue opere in siti dall’alto spessore storico culturale, come, ad esempio, l’Arco Catalano di Palazzo Pinto, Palazzo Fruscione e Palazzo Sant’Agostino a Salerno, Palazzo Giustiniani a Bassano Romano, Palazzo Ducale a Genova. ll suo stile si è sviluppato nel periodo più giovanile nelle espressività impressioniste, anche se si intravede in alcune sue opere una impronta caravaggesca. Le sue tecniche d’altronde sono le stesse degli antichi maestri del 600; esse, dopo una maniacale preparazione delle tele, sviluppano dal disegno l’immagine con grisaglie e velature di colore, finchè non si materializza l’opera compiuta. Lo sviluppo dello stile nel tempo è andando modificandosi prediligendo quasi esclusivamente l’arte figurativa espressionista e dall’essere impressionista, nel tempo trova nel realismo e nel neorealismo il proprio e personale stile. Essendo poi da anni un indiscusso saggista e scrittore di opere scientifiche e riguardanti l’arte e dotato di un ampio bagaglio culturale, accompagna sempre ogni sua opera con una presentazione scritta, che è sempre una piccola perla di poesia, che rileva lo stato d’animo dell’artista che si apre all’osservatore. Nel corso dei tantissimi anni di attività nell’arte troviamo le sue numerose opere sparse in musei, enti, chiese e case private. Tra le opere più rappresentative una sua scultura e due suoi dipinti rappresentanti San Francesco di Paola impreziosiscono la Cappella dello stesso Santo nella Chiesa Santa Maria ad Martyres di Salerno. Nel mese di settembre un suo dipinto dalle dimensioni monumentali sarà a Palazzo Ducale di Genova ed alti due grandi dipinti nella Concattedrale Museo di Santa maria di Castello a Genova.