Franco Cannilla

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16.5

Nato a Caltagirone (Catania) il 13 febbraio 1911, è morto a Roma alla fine del 1984. Avviatosi ad una progressiva astrazione della forma plastica, già dalla fine degli anni Quaranta, realizza dagli anni Cinquanta una ricerca di classica armonia proporzionale, anche attraverso l’uso del modulo, nella realizzazione di oggetti d’ “arte concreta” in rapporto anche ai nuovi materiali industriali. Avviato al disegno dal padre, frequenta a Caltagirone la locale scuola di ceramica, dove rimane in seguilo per diversi anni come decoratore. Frequenta quindi il Liceo Artistico di Palermo e due anni l’Accademia di Belle Arti ancora a Palermo. Lavora come decoratore e realizza sculture. Dal 1940 risiede a Roma ove espone per la prima volta in occasione di una sindacale Nella stessa circostanza la Galleria Nazionale d’Arte Contemporanea di Roma gli acquista una scultura. Nel 1942 esordisce in una personale, col pittore siciliano Pippo Rizzo, esponendo sculture e disegni presentati da P.M. Bardi, che lo definisce uno dei dieci migliori scultori italiani. A metà degli stessi anni Quaranta realizza sculture, sempre di carattere classico figurativo. Partecipa nel 1943 alla prima Quadriennale del dopoguerra, la IV. F. con ricerche già configuratamente astratte allestisce nel 1950 una personale alla Galleria dello Zodiaco di Roma, presentato da Alberto Savinio, proponendosi nello stesso anno alla XXV Biennale di Venezia. Nel 1952 partecipa al concorso internazionale per il Monumento al prigioniero politico ignoto, e nello stesso anno gli viene assegnato un premio alla Tate Gallery di Londra. E’ nuovamente presente alla XXVII Biennale di Venezia, e tiene un’altra personale alla Zodiaco di Roma.