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Giuditta Francardo è nata a Siracusa e pochi anni dopo si è trasferita con la famiglia nel nord italia poi a Milano. Dopo gli studi classici si è laureata in lettere pur coltivando sempre la passione per l’arte e per la pittura in particolare, che ha in seguito approfondito frequentando l’Accademia d’arte per quattro anni con particolare attenzione allo studio dell’acquerello e all’arteterapia. Nel corso degli anni ha tenuto numerose mostre su temi legati alla musica (“Il flauto magico di Mozart), alla poesia, al tempo e ai suoi ritmi (i giorni della settimana, lo zodiaco ecc.), ottenendo un buon riconoscimento da parte della critica che l’ha definita pittura-racconto o filosofia e musica tradotte in arte”. Tra le sue ricerche più importanti; “Sabbia e tempo”, “L’ottuplice sentiero”, ispirato alla filosofia buddista, “I sette ritmi della creazione”, realizzato su sette tondi in legno in cui è passata alla tecnica del water-oil. Ha tenuto corsi di pittura per adulti e bambini, ha frequentato e lavorato con artisti come Fiorenza De Angelis di Firenze e Donald Hall, pittore americano che vive a Bolzano e Miha Pogacnik un musicista che tiene seminari sull’incontro tra le arti, un’idea che Giuditta ha sempre perseguito. Recentemente ha esposto con gli artisti fiesolani l’opera “Lo sguardo dei papaveri” e poi in altra sede “La mia sera” ispirato alla poesia di Pascoli nella mostra a favore dei minori alle Murate Spazio Ottagono a Firenze. L’artista vive a Verona dove ha la residenza e ha domicilio a Fiesole dove si reca di frequente. L’anno scorso è stato pubblicato un suo libro di poesie dal titolo “Calendario in piccoli versi”, sulla copertina del quale è raffigurato un quadro dell’autrice.