Enrico Benassi

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9.5
Enrico Benassi (Mezzani, 14 maggio 1902 – Parma, 13 febbraio 1978). Nacque in una famiglia modesta, che lo avviò, dopo la scuola elementare, al lavoro dei campi. Nel 1908 in occasione degli scioperi agrari fu ospitato in casa di uno scultore genovese dove ebbe il suo primo approccio con l’arte. Sposatosi nel 1922 e lasciato il lavoro nei campi, svolse svariate attività. Già da tempo si dilettava a disegnare ma iniziò la sua attività di pittore in modo costante e continuativo solo nel 1958. A causa delle ristrettezze economiche in cui versava iniziò a dipingere a tempera su cartoni ottenuti da scatole o su compensato. Il 1969 fu l’anno di svolta per Benassi: le sue opere iniziarono a suscitare l’interesse degli esperti d’arte, che ne sottolinearono il valore artistico. Esponente della pittura naïf, battezzò la sua prima produzione (anni sessanta) «periodo egizio». I temi dei suoi dipinti e la tecnica realizzativa sono quelli tipici dell’arte naïf: la realtà contadina è raffigurata con un disegno infantile e stesura dei colori piatta ed è vista nella sua umiltà e quotidianità, ma in chiave ingenuamente poetica e fiabesca.