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Concetta di Ienno è una delle rare pittrici d’acquerello pure che possiamo ancora incontrare. Pura perché sa dominare alla perfezione questa tecnica nel minimo dettaglio, non le necessita ricorrere a metodi ausiliari come il guazzo o le lumeggiature bianche per dare dimensione ai suoi dipinti. Riesce sapientemente a lasciare questo compito al bianco della carta che fa risplendere il dipinto, perché l’acquerello è luce, el la luce deve venire fuori dal negativo. Ogni singola pennellata deve essere premeditata per raggiungere l’effetto finale, nell’acquerello non c’è spazio per ripensamenti e correzioni. Una delle sue principali fonti di ispirazione è il pittore Ettore Roesler Franz, vedutista e acquerellista romano della seconda metà dell’Ottocento. Come questo grande autore anche lei si ispira alle vedute e agli angoli nascosti della città di Roma. Le sue opere sono trasparenti e cristalline. L’artista non è interessata all’acquarello solo per le sue modalità espressive, ma anche perché è una forma d’arte ecologicamente sostenibile in quanto eseguita su carta con dei pigmenti che necessitano solo acqua e non anche solventi. Il suo processo creativo parte da fotografie, spesso eseguite personalmente e poi trasformate in aeree visioni di luce.