Del Gaudio Valentina

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Valentina Del Gaudio è nata a Castellammare di Stabia nel 1981. Fin da bambina ha sempre mostrato una predisposizione artistica tanto da spingerla, dopo la scuola primaria, a diplomarsi presso l’Istituto d’Arte di Torre Annunziata in grafica pubblicitaria e fotografia. Per approfondire le nozioni teoriche apprese decide di iscriversi ad un corso di grafica a Napoli. La passione per l’arte, in particolar modo per la pittura e la scultura, la spinge a studiare come autodidatta, sperimentando e concentrandosi nel catturare la realtà, prediligendo figure umane. Valentina Del Gaudio è sempre stata attratta da tutto ciò che è arte, partendo da quella figurativa, alla musica e anche da quella letteraria. Le sue ispirazioni nascono da questo …cerca di mettere su carta o attraverso quadri e disegni, emozioni e sentimenti, raffigurando scene di vita quotidiana e temi sociali delicati. Ama mettersi in gioco, ogni suo lavoro è prima una sfida con se stessa, come nella vita quotidiana cerca di mescolare vari elementi. Per realizzare le proprie opere utilizza materiali diversi, come carta, stucco, legno e stoffa. Il suo intento è cercare di entrare nell’anima dell’osservatore. L’arte di Valentina Del Gaudio ha origine dalla volontà di uscire dagli schemi. Dipinge principalmente per un piacere personale, perché l’espressione artistica la appaga e la rende serena, nel tempo però disegnare e dipingere si è trasformato in qualcosa che l’ha spinta ad una riflessione profonda. L’arte per Valentina, rappresenta l’evoluzione ed il cambiamento. L’arte si evolve e cambia, segnando le epoche, cerca cosi di sfruttarla e mutare insieme a lei. Ispirata dai temi sociali attuali, e nobili valori di pace e solidarietà, la sua volontà è quella di mettere il proprio istinto creativo al servizio della società per il raggiungimento di libertà, gioia e pace. Il tema centrale delle opere di Valentina Del Gaudio è la vita, tenendo sempre presente il lato umano di ciascuna cosa. Tra l’artista e l’osservatore deve esserci uno sguardo empatico reciproco, l’immagine che arriva deve permettere di conoscere la sensibilità di chi lo ha generato e non solo la tecnica utilizzata.