Contri Giovanni

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26,5

Nasce in Ancona il 16/10/1938, dipinge il suo primo olio a 12 anni, scolpisce sua prima figura in legno a 17 anni. Si inserisce nell’ambiente artistico creato dai frequentatori della bottega d’arte Chiodoni, nella città di Ancona; è assiduo frequentatore della galleria Puccini ed entra in contatto con gran parte degli autori che sono o saranno rappresentativi di linee artistiche già affermate o emergenti, tra essi Guttuso, Levi, Fanesi, Schiroli e Scaravelli. Si interessa ai concetti che animarono l’arte e le opere di Fontana e di De Chirico, di Dalì e di Pericle Fazzini di Grottammare con il quale aveva frequenti rapporti. Conosce Carlo Levi ad un’esposizione in Ancona, sempre alla galleria Puccini negli anni ’60 e ne viene influenzato fino al punto di iniziare un impegno con se stesso tra arte e poesia, che sfocia nel ’65 con la prima pubblicazione di alcune sue liriche. In quel periodo il Contri imponeva come soggetto ai suoi quadri le immagini delle sue poesie. Già negli anni ’60 aveva partecipato a premi e manifestazioni ottenendo numerosi riconoscimenti. Sempre in quegli anni il Contri conosce Enzo Cucchi e Pacus ed insieme creano uno dei primi movimenti artistici, se non il primo dell’arte concettuale, da cui prenderà origine la Transavanguardia, neologismo nato da un’espressione solitamente usata da Contri e da Cucchi, valorizzata da Bonito Oliva per definire artisti e realtà artistiche a se stanti, di varie linee concetti e forme espressive. Comunque il Contri rifiutando ogni serie di classificazioni o vincolo conformistico segue una linea che divergerà lentamente anche dal concettuale, ed userà la definizione di ”Immanentismo” per un’espressione immediata e spontanea del segno (ricerca dell’ancestrale), che lo porterà ad un tormentato dialogo filosofico esistenziale Dopo aver fatto il suo primo incontro con il bronzo all’età di 28 anni, comincia ad abbandonare lentamente la tela e tutti i suoi colleghi del mondo figurativo pittorico. Si allontana anche dalla sua città natale. Si stabilisce nel piccolo e ridente paese di Cupramarittima e poi in quello di Grottammare. A 35 anni fa la sua prima conoscenza con 1’oreficeria appropriandosi dei segreti dell’arte orafa egizia, romana, etrusca, bizantina e longobarda, spinto dal desiderio di diversificare il più possibile le sue espressioni artistiche. Tra le opere di scultura ne citiamo alcune importanti. Realizza una croce pettorale per Sua Santità Giovanni Paolo II, in oro e pietre preziose, a tale proposito va rilevata la particolarità della incastonatura di un brillante all’interno della pietra naturale centrale che compone la croce. Altra opera per Sua Santità è il bassorilievo in metallo prezioso, su forma a conchiglia, raffigurante la storia di San Giacomo, dono del Sommo Pontefice al Santuario di Santiago di Compostela in Spagna, in occasione del raduno mondiale per la giornata della gioventù. Monumento al Generale Dalla Chiesa; Bassorilievo alla Resistenza; Bronzi Olimpici; Minotauro; Giuditta e Oloferne; Caino ed Abele: varie Maternità.