Borgo Veronica

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“Risveglio”, “Riflessioni”, “Quello che non vedi”, sono questi alcuni dei titoli delle opere della giovane artista Veronica Borgo. Già da questi titoli traspare la sua indole introspettiva. Il tutto però poi si riversa con particolare forza espressiva nei suoi dipinti. Sembra intuire un tumulto interiore che si risolve dal momento in cui il pennello tocca la superficie, i colori e le figure aggrovigliate sembrano trovare una loro collocazione nello spazio e nel tempo, districando così il pensiero insieme alla mano che percorre la tela. Veronica Borgo nasce nel 1988, e sin da piccola è chiara la sua passione per il mondo dell’arte. Sceglie così di frequentare il liceo artistico dove si appresta ad imparare come lavorare con vari materiali, sebbene predilige i colori a tempera, gli acrilici e i pastelli ad olio, matite e penne è abile anche nella pittura ad olio e a fresco. Trova il suo personalissimo stile alla fine del percorso scolastico, quando finalmente al posto delle esercitazioni obbligatorie è possibile sfaldare le proprie idee. Crea un universo di figure femminili dando libero sfogo all’immaginazione, creando di getto, ascoltando il proprio subconscio. Proprio per questo motivo vive l’arte come una liberazione, uno spazio dove non si applicano le regole ma al contrario, è l’unico modo per esprimersi con libertà assoluta.