Billeri Sergio
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Billèri Sergio nasce a Firenze nel 1951. Sin da bambino si rende conto di appassionarsi per tutto ciò che impegna il ragionamento, il cuore e le mani: la creatività in sintesi. E’ per questo motivo che, di buon grado, frequenta, durante il ciclo della scuola elementare, il dopo-scuola pomeridiano, poiché un’abile e saggia maestra, insieme alle letture ed ai compiti, abbina attività manuali, prima fra tutte la pittura ad olio su piccoli cartoni telati, di cui conserva ancora un dipinto: un piccolo paesaggio “alla Rosai”. Nel 1967 si iscrive all’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze nella Sezione di “Decorazione Pittorica”, sotto la guida del Professor Renzo Grazzini.Nell’anno scolastico 1969/1970 si diploma, con ottimi voti, “Maestro d’Arte”. Nel 1971 vince un premio acquisto nel concorso di pittura “Mino da Fiesole”. Partecipa in quegli anni ad altri concorsi di pittura ed ha modo di avvicinarsi alla lavorazione su ceramica, lavorando come decoratore presso una ditta di Sesto Fiorentino.
Apre in Santa Croce a Firenze la “Ceramica del Borgo” con Antonella Chini, nipote di Galileo Chini.
Nel 1977 viene assunto dalle Ceramiche Artistiche “Sigma L2”; qui lavora con Loris Faggi (pittore, collaboratore di Galileo Chini nei cicli di affreschi delle Terme Bersieri di Salsomaggiore) la cui amicizia ed insegnamento gli saranno assai preziosi. Come pure la conoscenza del Professor Delio Granchi, scultore (padre del titolare della azienda, Paolo) e dello scultore Antonio Berti.
Esegue sei copie di maioliche rinascimentali di maestri di Urbino per il “Victoria and Albert Museum” di Londra.
Partecipa negli anni 1996-1997 e 1998 al premio nazionale di pittura “San Giorgio” indetto dalla Breda di Pistoia.Continua a lavorare in ceramica fino al pensionamento avvenuto nel 2010. Durante gli anni di lavoro si è sempre dedicato, nel tempo libero, alla pittura ad olio e tempera ed anche alla decorazione di piatti di maiolica. E’ socio dell’Associazione Culturale Liberarte di Sesto Fiorentino e partecipa alle varie iniziative da questa promosse: premi letterari, mostre collettive, continuando ad esprimersi, come ha sempre fatto, con i mezzi che sente più congeniali: la pittura ad olio e tempera, la pittura su maiolica, la scrittura di versi, incoraggiato in questa ultima espressione dal poeta Mario Luzi, del quale conserva gelosamente due sue lettere.