Barbieri Giovanna Vittoria

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9,5

Giovanna Barbieri nasce nel 1953 ad Oderzo, in provincia di Treviso. Completa gli studi alla “Scuola di Nudo e Figura” all’Accademia di Venezia dove studia sotto la guida di Luigi Tito, maestro che presenta anche la prima personale nel 1974. La sua ricerca si impronta sull’espressività del corpo umano, che per lei rimane sempre punto di riferimento, analizzandone l’espressività tramite movimenti e posture. Sin da subito quindi si sgancia dalla figura classica, raffigurando volti senza caratteristiche, perché non ha bisogno dei lineamenti per accentuare l’espressività dell’uomo. Il suo primo neoespressionismo si manifesta con periodi diversi, tra i quali spiccano monocromie su lastre d’acciaio dove il metallo accentua e colora ulteriormente il timbro della superficie. Nel periodo più recente si concentra sulla narrazione del disagio dell’essere umano, disagio che porta a cercare una sopraelevazione dello spirito e così anche le figure eteree si elevano al di sopra di una realtà in continuo cambiamento. Nel suo insieme le opere sono rette dalla componente grafica più che dal colore, il disegno è base essenziale che permette di esprimere la sensibilità dell’artista che più di altri riesce a cogliere la realtà nella quale viviamo in maniera forte e vuole rendere partecipe anche lo spettatore.