Angelo Bellobono

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17.0

Angelo Bellobono è un artista e un allenatore di sci. La sua attività indaga le relazioni tra antropologia e geologia, evidenziando il difficile rapporto tra appartenenza e identità in un’epoca in cui le coordinate che li determinano si modificano velocemente. Con il suo lavoro, fondendo vita e competenze professionali, cerca di relazionarsi proficuamente ed umanamente ai luoghi e alle comunità. Spesso usa l’arte e lo sport come strumenti attraverso cui costruire consapevolezza, responsabilità, connettività sociale e microeconomie sostenibili. Ricerca costantemente un senso di appartenenza corporale ai luoghi, un’esperienza necessaria a leggere le sedimentazioni del paesaggio, le sue memorie primordiali, i suoi archivi e suoi incontri con l’uomo. Il ghiaccio, le montagne, il paesaggio e il ritratto sono elementi importanti del suo lavoro pittorico; il ghiaccio che rappresenta l’archivio di memoria del pianeta e le montagne, considerate cerniere e non barriere, per costruire un’idea di confini in movimento e una continuità di confini. Usa spesso la sua pratica artistica come strumento per interagire con le comunità, come nel caso di Atla(s)now, progetto interdisciplinare da lui creato nel 2011, in cui l’arte e lo sci vengono utilizzati come mezzi di relazione sociale e sviluppo sostenibile di alcune comunità Amazigh dell’Alto Atlante del Marocco (www.atlasnowproject.com). O anche “Before my and after my time”, progetto iniziato nel 2014 con la comunità dei Nativi Americani Ramapough Lenape, gli indigeni di Manahattan. Ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma e alla IV e V Biennale di Marrakech ed esposto in spazi pubblici e privati, come la Fondazione Volume di Roma, il Museo di arte moderna del Cairo, di Nuova Delhi, di Calcutta, il Museo Macro di Roma, il Museo Ciac di Genazzano, il Palazzo Re Enzo di Bologna, Galleria Wunderkammern di Roma, Galleria Changing Role di Napoli e Envoy Gallery di New York, Frank Pages di Ginevra, Biasa ArtSpace di Bali. Nel 2002 è tra i finalisti del Premio Lissone; nel 2005 vince il Premio Celeste per la pittura; nel 2009 è vincitore della sezione Drawing nel premio americano Artslant; nel 2011 è finalista al premio Combat; nel 2012 è tra i finalisti del Premio Portali dello Scompiglio. Nel 2010 è stato invitato ai Martedì critici e nel 2015 al Tedx-Roma. Il suo lavoro si trova in numerose collezioni pubbliche e private, quali Museo Maam di Roma, Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri, Collezione Maramotti, Collezione Peretti, Collezione Brachetti Peretti, Collezione Hoguet, Collezione Floridi, Collezione Benetton, Collezione Bondardo.