Albertella Carla

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Carla Albertella nasce nel 1942 a Genova, città dove tuttora vive e lavora. Sin da giovane inizia a dipingere e perfeziona diverse tecniche, tra cui la pittura ad olio, l’acrilico e la miniatura su avorio. Continua poi a intraprendere anche la lavorazione della terra refrattaria, un particolare tipo di argilla che per le sue qualità più resistenti dà manualmente grandi soddisfazioni nel plasmare la materia. Forse questo animo da scultrice che si affaccia dopo le prime sperimentazioni pittoriche viene dettato anche da quel particolare luogo in cui abita, considerando che la costa genovese da tempo è nota per le sue ceramiche e sperimentazioni che portano molti artisti di fama nazionalie e internazionale a trascorrere periodi prolungati in zona. In Albertella però le sperimentazioni di pittura e scultura vanno mano in mano, si sviluppano talvolta in sintonia talvolta in apparente contrasto ma sono espressioni della stessa indole curiosa che si spinge oltre per trovare sempre nuovi linguaggi formali che possano comunicare la propria poetica. Il filo rosso che fa da nesso tra queste modalità espressive è forse l’essenzialità. Questa nelle sculture si rivela in figure di una plasticità prorompente abbinata a forme e linee sinuose, quasi vellutate. La più recente fase pittorica invece la riporta a ricordi d’infanzia, scaturiti in particolare dal rinnovato incontro con le storie del Signor Bonaventura, personaggio di fumetti le cui storie circolano da ormai più di un secolo. Si trasmette su tela tramite delle forme quasi geometriche, un accostamento di campi cromatici che nell’insieme fanno emergere i protagonisti delle storie, il tutto con una lavorazione della tela talmente meticolosa che la pellicola pittorica diventa liscia e levigata. L’artista ha partecipato in mostre collettive e personali in ambito nazionale e internazionale, dove la sua capacità di reinventarsi e creare un linguaggio figurativo moderno e attuale è sempre stata premiato con certificati e recensioni che testimoniano la sua rilevanza sul palcoscenico dell’arte contemporanea.