ABAL

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2,5

Spesso le strade della vita ci riservano sliding doors e magnifici bivi improvvisati e inaspettati. Accade così per Alessandro Abruscato, in arte ABAL, che proprio in un periodo difficile come quello della pandemia da Covid-19 e del lockdown, scopre dentro di sé la magica facoltà della pittura. Alessandro nasce in provincia di Novara nel 1983, coltiva nel tempo passioni come lo studio della chitarra e della storia, conducendo una vita “normale”, fino a quando nel ritrovarsi con sé stesso in una profonda meditazione, scopre dentro di sé l’arte come forma espressiva del suo essere, del suo pensare e del suo divenire. Così ha inizio il sogno di Alessandro, che vede da allora una crescita interiore e artistica che lo portano a sperimentare soggetti e tecniche sempre nuove, per comunicare il suo “dentro”. I primi soggetti sono la sua gatta e la natura, successivamente volti di donne rappresentanti sentimenti o impersonificanti elementi: tanti sono i progetti e le ispirazioni per Alessandro così da rendere l’artista interessante e mai noioso. Il tratto distintivo dello stile di ABAL è l’uso eccentrico che fa del colore: ove meno te lo aspetti con abbinamenti audaci e coraggiosi ma allo stesso tempo eleganti e solari. Le opere di Alessandro danno un senso di luce interiore, semplicità e bellezza profonda. Due delle sue opere sono state ospitate in esposizione: “Madre Terra” (acrilico su tela 60×80) presso Galleria Margutta dal 23 ottobre al 6 novembre 2021; “Italia” (olio su tela 30×40) partecipa al concorso “Premio internazionale di arte contemporanea Isabella D’Este”, che vede la partecipazione di vari critici d’arte tra cui Vittorio Sgarbi, presso Ferrara Arte Expo dal 29 ottobre al 1 novembre 2021 “In un tempo così difficile, spetta agli artisti il ruolo di faro nella notte” adroid